Schnoor in arrivo!
Cari lettori, come abbiamo vissuto sulla nostra pelle, questo inizio anno non è stato tra i migliori.
Incendi, catastrofi, pandemie, hanno coinvolto l’intero pianeta.
Ovviamente tutto ciò ha influenzato anche Bitcoin che, con il crollo del prezzo, proprio in corrispondenza dell’inizio dei contagi, ha scatenato sfiducia per molti e opportunità per altri.
Inoltre quest’anno, è ed è stato un anno particolare per diversi motivi:
- L’halving di maggio, che ha visto la ricompensa dei miner dimezzata a 6,25 btc per blocco.
- Grandi novità per quanto riguarda le proposte di miglioramento del protocollo.
Mi soffermo sul secondo punto.
So che da bravi lettori avete letto il mio precedente articolo dove parlo di un miglioramento chiamato Taproot ( e chi non lo avesse ancora fatto, ha l’opportunità di rimediare :D! ecco il link ).
Taproot è il nome di un softfork che insieme ad altre migliorie chiamate Schnoor e MASTs, andrebbe a migliorare la scalabilità e la privacy.
Tutto ciò rappresenta una bella boccata d’aria per il network, che vedrebbe migliorare la scalabilità, tallone d’Achille di questa tecnologia.
Entriamo nel dettaglio.
Come ben sappiamo, sempre più utenti utilizzano indirizzi Multi-signature, con più firme. Alcuni wallet addirittura, utilizza questa funzione in automatico.
Ciò garantisce maggiore sicurezza ma allo stesso appesantisce le transazioni.
Ecco un esempio di transazione Multi-signature prima e dopo Schnoor

Bob per inviare dei bitcoin a Luca deve firmarla almeno con due delle tre delle sue chiavi private che custodisce con cura in tre dispositivi differenti.
Le firme vengono tutte inserite nella transazione (in immagine racchiusa dentro il bordo giallo) facedo aumentare i byte della transazione.
Piu firme ci sono più questi aumenteranno, rendendo la transazione più pesante e diminuendo il numero di operazioni da poter includere in un blocco.
Con Schnoor questo non succede poiché tutte le firme vengono compresse in un’unica, come da esempio sotto.

L’algoritmo rende possibile ciò grazie ad una funzione figlia dell’algoritmo del noto criptografo Claus-Peter Schnoor, da cui prende il nome il tutto.
In questo modo diminuisce il peso della singola transazione, portando anche dei benefici a livello di privacy.
Infatti, per capire chi sta dietro ad un indirizzo, si dovrebbe prima decodificare la stringa prodotta dall’algoritmo di Schnoor e solo dopo cercare di scoprire a chi appartengono gli indirizzi in questione.
Due piccioni con una fava!

Ti invito a dare un’occhiata ad un mio vecchio articolo che parla più nel dettaglio proprio di questo.
Ovviamente Schnoor non sarà il rimedio a tutti i mali e non obbligatoriamente rappresenterà la svolta per un’adozione fluida e di massa, ma senza ombra di dubbio andrà a portare dei benefici non da sottovalutare.
Sul Lighting network ad esempio, dove le transazioni sono sempre strutturate su più firme, questa caratteristica porterà un reale e grosso vantaggio.
Sarà la volta buona per esplosione del Lighting network?
Scrivimi anche in privato o commenta con il tuo pensiero!
Ma adesso arriviamo al punto!
La prima volta che si sentì parlare di Schnoor era il 2018 in un Bip pubblicato da Pieter Wuille, Bip 340.
Da allora sono passati due anni nei quali la comunità ne ha discusso e ridiscusso.
Finalmente, qualche settimana fa, è stato effettuato un “Merge” di schnorrsig, il nome assegnato a questo algoritmo, sulla libreria libsecp256k1, passaggio necessario prima dell’implementazione finale.
La libreria libsecp256k1 è utilizzata dai client per firmare le transazioni con l’algoritmo a curva ellittica ECDSA usato da Bitcoin fino ad oggi.
Ciò non significa che la Schnoor è già in uso, amche se il merge rappresenta uno step fondamentale al fine dell’implementazione finale.
In questa fase, i principali sviluppatori di Bitcoin Core come Andrew Poelstra, Gregory Maxwell, lo stesso Pieter Wuille, Ben Carmen e molti altri testeranno l’aggiornamento con l’obbiettivo di risolvere eventuali intoppi prima dell’adozione su larga scala.
Si pensa che per fine 2020, inizio 2021 l’implementazione sarà effettuata, creando una pull request separata dalla librearia libsecp256k1, in modo tale che i client non predano più considerazione questa libreria, bensì schnorrsig!
Siamo arrivati alla fine e come sempre concludo con il mio augurio:
Voglio che tutto ciò ti serva da ispirazione, la blockchain è un mondo in continua espansione e sviluppo. Il mio consiglio? Non fermarti mai e continua a fare ricerche!
Un’ultima cosa. Non sai quanto importante siano per me i tuoi feedback, fammi sapere che ne pensi! Hai ritenuto l’argomento interessante? Cosa ti piacerebbe approfondire nei prossimi post? Scrivi i tuoi feedback e le tue idee nei commenti. E per finire, Keep in touch e non perderti gli altri articoli!
Fonte: https://www.btctimes.com/news/bitcoin-takes-its-next-step-towards-implementing-schnorr
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